Wild Watching in Garfagnana.
Il territorio presenta ecosistemi variegati, che nel corso del tempo lo hanno reso praticato e in seguito abitato da innumerevoli specie di animali e uccelli, in alcuni casi molto difficili da osservare in altre regioni. Leggi di più
Di recente, ad esempio, il Lupo è stato protagonista di un dirompente ritorno, che man mano lo ha sempre più visto ai limiti dei centri abitati nelle zone più a nord della Garfagnana. La ricca presenza e varietà di ungulati, come Cervi, Daini, Caprioli, Mufloni e Capre Selvatiche, costituisce un’ottima base per la catena alimentari di predatori come questi, ma anche di altri che solcano i cieli, come la maestosa Aquila Reale.
Questi eleganti rapaci solcano i cieli insieme ad altre specie diurne, come il Falco Pellegrino, e notturne, quali Gufo Reale, Barbagianni e altri. Leggi di più
I laghi sparsi per il territorio e i fiumi negli anni sono diventati luoghi dove, durante lo svernamento, sono di passaggio specie appartenenti all’avifauna palustre molto particolari, come Fenicotteri, Avocette, Svassi e Anatidi vari. Più stanziali tutti i rappresentati della famiglia degli Ardeidi, Passeriformi e altri. Tornando agli amici a quattro zampe, in Garfagnana è possibile avere incontri ravvicinati con Volpi, Tassi, Istrici, Mustelidi e la mascotte del territorio, il Cinghiale.
Chi e dove:
Aquila Reale
Con i suoi 2,30 m circa di apertura alare massima, è uno degli avvistamenti più ambiti dai bird watcher e anche dagli appassionati di montagna che, con un po’ di fortuna hanno modo di vedersela volare non troppo lontana sopra i picchi delle vette. Leggi di più
Per questa regina dei cieli la Garfagnana è un paradiso grazie ai parchi delle Alpi Apuane e dell’Appennino Tosco-Emiliano, dove vola indisturbata da anni.
Le coppie che si sono formate nel tempo hanno dato vita ad una popolazione che è sparsa su entrambi i versanti della valle e imbattersi negli esemplari non è difficile, soprattutto a estate inoltrata, quando involano i pulcini dal nido. In questi casi il rispetto per l’ambiente e la fauna è il primo atto di responsabilità che chiediamo a chiunque decida di interfacciarsi con questi animali, per la nostra e la loro sicurezza.
Cervi, daini e caprioli
Trovarsi di fronte un esemplare maschio adulto di Cervo è un’esperienza che difficilmente si dimentica. Anche in questo la popolazione numerosa e in salute permette questo genere di incontri. Si tratta di animali schivi, attivi all’alba o al tramonto, che si espongono maggiormente durante la stagione degli amori all’inizio dell’autunno. Leggi di più
In queste circostanze, durante le passeggiate sui contrafforti dell’Appennino ad esempio, è possibile udire i bramiti dei maschi in calore e i rumori provocati dagli scontri dei palchi mentre si battono per il diritto ad accoppiarsi. Altre specie che seguono le stesse abitudini e sono i Daini e i Caprioli, che a differenza dei cugini più grandi si possono osservare anche sulla catena Apuana, così come i Mufloni.
Lupo
Dal 2014, dopo quasi 100 anni di assenza, il Lupo è tornato ad abitare Appennino e Apuane. In questo breve lasso di tempo la popolazione è cresciuta esponenzialmente e gli incontri sono molto frequenti. Animale estremamente intelligente e con una complessa struttura sociale, il Lupo caccia in branco ed è capace di abbattere prede parecchio più grandi di lui. Leggi di più
Non costituisce un pericolo per l’uomo, tuttavia, visto che associa il nostro odore al pericolo e avendo la capacità di percepirci a qualche centinaio di metri di distanza, preferisce allontanarsi. In particolare, per questo animale, parliamo della specie denominata Lupo Grigio Appenninico, diretto discendente dell’animale che prima dell’ultima glaciazione dominava letteralmente questi territori.
Altri animali
Come accennato sono innumerevoli gli incontri che si possono fare per le montagne e i boschi e altri protagonisti di queste evenienze potrebbero essere animali molto difficili da osservare in ambienti incontaminati. Stiamo parlando dell’Istrice che offre uno spettacolo raro grazie alla suo folto manto ricoperto di aculei o il Tasso, uno dei più schivi in assoluto. Leggi di più
Nelle passeggiate tra i boschi di castagno, invece, non è difficile imbattersi nello Scoiattolo Rosso, sempre più raro a causa della controparte americana che da anni invade il territorio. Ancora, Donnole, Martore, Ricci e quando la foresta lascia spazio alla radura non è difficile scorgere la Lepre.
Altri uccelli
State sempre attenti a dove mettete i piedi, ci raccomandiamo, ma se alzate gli occhi al cielo è facile ammirare una vastissima varietà di avifauna in tutti gli ambienti. Altri rapaci, oltre all’Aquila Reale, sono la Poiana, lo Sparviere e l’Astore, che assieme ad altre specie di passaggio predano questi territori durante il giorno, lasciando spazio ai rapaci notturni durante la notte. Leggi di più
Gufo Reale, Barbagianni, Civetta e Assiolo riempiono le notti con i loro particolari e sinistri singulti, pronti a piombare addosso ai piccoli roditori dei boschi.
In prossimità delle fonti d’acqua più frequentate come i laghi sono di casa gli uccelli palustri e limicoli come Airone Cenerino, Rosso, Bianco Maggiore, Garzette, Nitticore, Cormorani, Tuffetti, Folaghe, Gallinelle d’Acqua, Germani Reali, Marzaiole, Martin Pescatori e Merli Acquaioli. Tornando nelle zone boschive abbondano i passeriformi come Fringuelli, Cerdellini, ma è facile avvistare anche Picchi Muratori, Picchi Rossi Maggiori e il più raro Picchio Verde. Sempre in queste circostanze, con tanta fortuna, ci si può imbattere nella Ghiandaia e nell’Upupa.