Cosa c’è, cosa non c’è, cosa ci dovrebbe essere e cosa ci auguriamo che ci sia tra 10 anni. Cominciamo!
1989, 1995, 2000, 2015 e dopo altri 8 anni il giro d’Italia torna a solcare le strade della Garfagnana. Quest’anno la corsa arriverà “da sopra”, sconfinando dal passo delle Radici per scendere verso il Casone di Profecchia, Castiglione Garfagnana, Pieve Fosciana e Castelnuovo.
Una bella notizia per il territorio, che entra di nuovo a far parte del percorso di uno degli eventi ciclistici più prestigiosi del mondo. Inoltre, quest’anno, Castelnuovo sarà anche base del Giro-E, di cui parliamo tra un attimo. Prima, infatti, vogliamo capire a che punto siamo con il cicloturismo qua da noi.
Come siamo messi?
Beh… mettetevi comodi perché la risposta, come in altri casi, richiede un’analisi approfondita. È vero ciò che spesso si sente dire: “la Garfagnana è un paradiso per gli appassionati di ciclismo”, ma dirlo e basta non serve più a nulla, non nel 2023.
Cosa abbiamo oggi
Per quanto riguarda il cicloturismo oggi la Garfagnana ha poco da “vendere” ai potenziali turisti di questa disciplina. Basta una mano per contare cosa offre il territorio:
C’è la Epic, un evento che va in scena per 1 weekend a giugno (Epic, Epic Road, Epic Day, Epic Kids) e 1 giornata a dicembre (Epic Winter). Viene organizzata da ragazzi che con passione e buona volontà portano avanti la manifestazione ogni anno, ma non si occupano di cicloturismo per lavoro e si tratta di un evento che si rivolge non ai principianti.
Abbiamo un bike park fresco fresco vicino il rifugio Miramonti a pochi passi dal centro visitatori della riserva di Orecchiella nel comune di San Romano. Questo è stato costruito dalla Garfagnana Bike A.S.D e in QUESTO video potete vedere il dietro le quinte del progetto. A oggi però si tratta di una sorta di “cattedrale nel deserto”, passateci il termine, visto che è mancato uno sviluppo di offerte turistiche correlate (bike hotel, officina, ecc) in grado di rendere bike-park e zona attraente per gli appassionati di MTB.
Noleggio bici ed e-bike? In pratica l’unico noleggio definibile tale della Garfagnana è a Castelnuovo, ma il numero di mezzi disponibili non coprirebbe un’eventuale richiesta di base se ci fosse un aumento del turismo a pedali.
Rete di sentieri? Ci sarebbe, ma non è organizzata e promossa come il modello trentino (guarda QUESTO), ovvero con la raccolta dei sentieri (off road e strada) su un sito dedicato, con informazioni sul percorso e traccia GPX da scaricare su smartphone per raggiungerli e navigarli in sicurezza, anche senza guida.
Cosa avremmo dovuto avere oggi?
Come per tutti gli altri settori turistici bisogna partire dalle basi. Non si può costruire una casa cominciando dal tetto e in questo caso le nostre fondamenta sono le infrastrutture, o meglio, le strutture che consentono di praticare questa disciplina.
MTB: per il mondo off road ci sarebbe piaciuto vedere una Garfagnana con almeno 10 e passa bike park o trail center (scopri di cosa si tratta QUI) aperti al pubblico, tutti uniti sotto una singola rete per la gestione (un po’ come l’esempio di Paganella Bike, che trovate in QUESTO video) e capaci di generare posti di lavoro diretti (creazione percorsi, manutenzione, marketing e promozione) e indiretti (accoglienza, ristorazione, eventi). Ricordiamo che in Trentino questo modo di approcciare le due ruote (avviato nel 2008) genera indotti con numeri a 6 cifre e oltre.
STRADA: Qui i percorsi esistono già a dire il vero e sono le strade asfaltate che si percorrono anche in auto, ma vanno individuate, raccolte sotto forma di tracce gps/gpx, organizzate e promosse con contenuti dedicati o programmi di comunicazioni a lungo termine. Esattamente come il modello trentino: guarda QUI.
SENTIERISTICA: Quando si parla di questo aspetto, oltre alla raccolta e alla promozione, un altro investimento che ci saremmo augurati è quello relativo alla costruzione di un percorso ciclabile (pista ciclabile) che attraversasse tutta la Garfagnana da nord a sud, congiungendosi con i percorsi già presenti a Lucca e collegati a loro volta con il resto della Toscana.
EVENTI: Almeno 2 bike festival all’anno: durante la bella stagione e in autunno far diventare la Garfagnana e uno dei suoi borghi la base di eventi dove i marchi del settore espongono i modelli nuovi, organizzano workshop, danno la possibilità a tutti di testare le bici e altro ancora. Come già sottolineato in QUESTO ARTICOLO l’idea sarebbe quella di attrarre l’interesse delle organizzazioni e mettere a disposizione il territorio per qualsiasi tipo di occasione.
NOLEGGI: Difficile pensare che in centri come Careggine o Vagli, borghi immersi nel cuore della Garfagnana, non ci sia la possibilità di noleggiare una bicicletta per godersi le meraviglie naturali della zona. Come accennato, l’unico noleggio definibile tale è a Castelnuovo, ma insufficiente per sopperire a una vera domanda eventuale. Se ce l’avessero chiesto 20-15 anni fa, queste riportate, sarebbero state le cose che ci saremmo augurati di vedere oggi sul territorio.
STAMPA E COMUNICAZIONE: Non solo, tutto ciò di cui sopra avrebbe anche costituito la base per una strategia di marketing del territorio e comunicazione ancora più efficiente. Immaginate i bike park utilizzati come base dai brand legati al mondo del ciclismo per la presentazione dei nuovi modelli (valido per off road e strada) o tutti gli eventi, come il giro-E, che grazie alla rete di percorsi avremmo potuto ospitare.
E quindi il Giro?
Che dire, tra averlo e non averlo fa sicuramente più piacere la seconda opzione. Il fatto è che allo stato attuale non è possibile utilizzarlo davvero come leva per attrarre l’attenzione del pubblico sull’offerta garfagnina relativa al cicloturismo.
E quello che ci dispiacerebbe davvero è vederlo ritornare tra altri 8-10 anni non solo con lo stesso livello in merito al cicloturismo, ma con ancora meno relativamente agli altri settori turistici. Ciò che ci auguriamo è vedere un passo verso un sviluppo turistico coerente con le caratteristiche ambientali e la natura del nostro territorio.
Leave a Comment