Lago di Pontecosi: oasi del birdwatching in Garfagnana

In Toscana il lago di Pontecosi è una delle location da non perdersi se si è appassionati di caccia fotografica, ma per salvaguardare il suo futuro c’è bisogno di un progetto concreto

Nato nel 1925, grazie allo sbarramento del fiume Serchio tramite una diga alta 33 metri, il lago di Pontecosi prende il nome dalla frazione del comune di Pieve Fosciana che sorge sulle sue sponde. Si tratta di una località facilmente raggiungibile, a pochissimi minuti in auto da Castelnuovo di Garfagnana e Pieve Fosciana, che offre un’ottima alternativa turistica ai laghi più a nord del territorio (Gramolazzo e Vagli).

Completo di tutti i servizi per trascorrere del tempo all’insegna del relax, Pontecosi è stato per molto tempo una località apprezzata dal pubblico. Parliamo al passato perché negli ultimi anni, qui, si è creata una situazione che minaccia il futuro del bacino e della sua comunità.

Accumulo

Con il tempo il letto del lago e parte di quello del fiume hanno visto depositarsi una serie di detriti che, un po’ alla volta, hanno abbassato il livello delle acque. Poco dopo la formazione delle prime zone di terra scoperta, la vegetazione ha cominciato a proliferare, fino a ricoprire tutta la parte centrale del lago.

I problemi della mutazione di assetto risiedono nella ridotta capacità del bacino di gestire il flusso d’acqua in modo sicuro, con conseguente rischio di allagamento. Il passaggio da zona lacustre a palustre, invece, fa sì che i punti dove le acque non circolano, si trasformino in acquitrini maleodoranti che rendono difficile praticare le sponde del lago. Insomma, non un luogo idilliaco dove rilassarsi.

Non solo piante…

Questo habitat ha attratto nuove specie avicole e rafforzato la presenza di quelle già esistenti, che, in poco tempo, hanno trovato un ambiente adatto alla proliferazione, stanziandosi qui. Parliamo di uccelli come: airone cenerino, airone bianco maggiore, garzetta, nitticora e altre specie tra cui: folaghe, tuffetti e gallinelle d’acqua. Sono presenti anche alcuni esemplari di Martin Pescatore e durante le migrazioni altri interessanti animali scelgono queste acque per una sosta.

Se per alcuni tutto questo non vuol dire nulla, per altre persone (birdwatcher, ornitologi e appassionati di caccia fotografica) si tratta di una scusa più che valida per raggiungere queste sponde e dedicarsi alla loro passione. Turisticamente, quindi, ci sarebbe il margine per avvicinare non solo il pubblico “generalista”, ma anche una fetta di utenza più specifica.

Offerta turistica per tutti

Senza andare a scomodare esempi oltre confine, è possibile constatare come già l’oasi Lipu di Massaciuccoli costituisca una realtà funzionante. Tramite la creazione di percorsi e strutture che permettono agli utenti di cimentarsi nella propria passione, è possibile osservare un flusso turistico formato da utenti appartenenti a una precisa nicchia.

A Pontecosi, secondo noi, ci sarebbero i presupposti per un’offerta turistica capace di coniugare più tipi di pubblico, ridando al lago l’attrattività dei vecchi tempi e nuove opportunità occupazionali alla sua comunità. Per conoscere la nostra idea vi invitiamo a guardare il video che trovate a inizio articolo.

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