Monte Croce, i Narcisi tornano a fiorire sulle Apuane

Ogni anno, con relativa puntualità, sui pendii del monte Croce va in scena la fioritura dei Narcisi, pronti a scoprirla?

Nella parte più meridionale delle Alpi Apuane c’è il monte Croce, una delle vette più “basse” della catena con i suoi 1.314 metri s.l.m e anche una di quelle più facilmente raggiungibili. Il percorso si sviluppa su un sentiero che risale la costa della montagna e che è adatto anche agli escursionisti meno esperti. In questa zona fioriscono più specie floreali, ma la fioritura più massiccia è quella del Narciso Selvatico (Narcissus Poeticus), una pianta erbacea bulbosa appartenente alla famiglia delle amarillidacee.

Comunemente confusa con la giunchiglia, questa specie ha letteralmente conquistato il monte e nel mese di maggio, quando fiorisce, ricopre i prati con i suoi fiori bianchi, dando quasi l’impressione, se visto da lontano, che la cima sia coperta da una coltre nevosa. Dopo il tributo del 2020 (GUARDA IL VIDEO) per quest’anno abbiamo deciso di approcciare l’evento in modo più scientifico, per rispondere a tante domande che gli appassionati di montagna si fanno una volta giunti qui.

300.000 anni sulle spalle

Quando si dice fresco come un fiore. Sembra azzeccatissimo questo proverbio se si considera che, probabilmente, questa specie fiorisce quassù da qualche centinaio di migliaia di anni. Questo non è l’unico posto in cui si trova sul territorio, ma è l’unico che offre uno spettacolo di questa portata. Quali sono quindi i fattori che hanno portato i narcisi alla colonizzazione di un’area tanto vasta?

In primis il microclima ideale dell’ambiente, dato dall’esposizione e dalla posizione del monte Croce stesso, ma non è questo l’unico aspetto che ha permesso al Narciso di proliferare. Il bulbo di questa pianta, infatti, contiene narcissina, una sostanza che se ingerita in grandi quantità può risultare fatale. Ecco, quindi, la protezione naturale contro gli attacchi di specie come gli ungulati, che spesso si cibano di questi alimenti.

Come arrivare

Ci sono diversi modi per raggiungere la vetta del monte Croce e godersi la fioritura. La più semplice fa capo al sentiero CAI n. 35, una via che parte da sopra l’abitato di Palagnana e in circa 40 minuti arriva sui prati della fioritura. Si tratta di un sentiero che si affaccia sia su Appennino che il resto delle Apuane circostanti. Volendo sono disponibili altri 4 percorsi, più lunghi e impegnativi per chi vuole godersi più tempo a spasso sui sentieri. (CLICCA QUI PER SCOPRIRE GLI ALTRI PERCORSI).

La leggenda del monte Croce

C’è anche un’altra storia sull’origine di questo campo di fiori, meno scientifica, ma che vale la pena raccontare. Pare che una fanciulla e un pastore si incontrassero ogni giorno sui prati del monte e in un mattino di maggio si promisero eterno amore, decidendo che su quei pascoli si sarebbero sposati. Poche settimane dopo i turchi assaltarono i villaggi lungo la costa versiliese e il giovane pastore fu chiamato in guerra dove venne ucciso.

La ragazza dopo averlo saputo tornò sulla montagna dove cominciò a piangere e ogni sua lacrima per incanto si trasformava in questi fiori che ogni anno si ripresentano puntuali nello stesso periodo.

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