La Storia.
Abitanti: 1406
Altezza s.l.m: 555 m
Secondo una leggenda popolare, il comune sarebbe nato in seguito alla distruzione dei due castelli di Boglio e Meschiana. Sul territorio sono state rinvenute tracce di insediamenti liguri e romani. Leggi di più
Cosa vedere.
Sono 3 le chiese principali da visitare, la chiesa di San Lorenzo martire alle Verrucole, la chiesa di San Romano martire e l’oratorio del Santissimo Crocifisso. Degna di nota anche la biblioteca, che precedentemente era collocata nella frazione di Sillicagnana, ma nel 2007 è stata trasferita nel palazzo Pelliccioni-Marazzini, al cui primo piano è presente l’Esposizione Permanente dell’Archeologia del Territorio. Leggi di più
Da qui è possibile proseguire e fare tappa nei parchi avventura, nella riserva naturale dell’Orecchiella e immancabile è la visita al monumento più importante, la Fortezza delle Verrucole.
Cosa Vedere:
Sillicagnana
Abitanti: 318
Altezza s.l.m: 491 m
La patria di un’altra delle feste paesane più famose in Garfagnana, la sagra dei maccheroni. Si tratta di un borgo molto caratteristico e conservato in perfette condizioni, con costruzioni in pietra e le viuzze lastricate che si sviluppano nel centro storico.
Il borgo è di probabile origine romana e viene citato per la prima volta in un documento dell’VIII secolo. Conserva la struttura medievale con elementi di arredo urbano di notevole interesse. Tra gli edifici di maggior rilievo si segnala la Casa dei Tenenti, una dimora signorile caratterizzata da una facciata con i loggiati tipici delle abitazioni tradizionali garfagnine. Da vedere la Chiesa di San Martino, dell’XI secolo, che conserva una pala d’altare raffigurante la Madonna tra San Martino e Santa Caterina.
L’appuntamento è per la seconda metà di luglio per le buone forchette, con la festa che celebra i maccheroni.
Sambuca
Sambuca è la frazione più piccola del comune di San Romano. Risale al X secolo come anno di fondazione, ma la sua chiesa è più recente, essendo stata costruita nel 1444.
La costruzione si è mantenuta intatta fino ad oggi e conserva al suo interno una preziosa pala del pittore emiliano Simone Carretta
Il borgo è arroccato sopra una rupe rocciosa e delle sue orgini si conosce poco. Le prime notizie riguardano la chiesa parrocchiale di S.Pantaleone, nominata per la prima volta nella “Bolla” pontificia di Papa Alessandro III il 23 dicembre 1168 a Benevento.Leggi di più
La sua rocca posta nella parte in alto della rupe, all’interno della quale sorgeva la chiesa di S.Pantaleone, la troviamo nominata nell’elenco delle rocche e castelli da ristrutturare del 1401.
Oggi di fortificazione resta poco: oltre alla torre, trasformata poi in campanile, sono visibili alcuni frammenti di mura disseminati lungo la base della rupe.