Storia e turismo: il museo Linea Gotica Garfagnana

Nel comune di Molazzana e sul Grottorotondo vi aspetta un vero e proprio viaggio nel tempo

Tante attività, gastronomia tipica, scenari mozzafiato e altro ancora, ma la Garfagnana è anche storia e se si parla di questo argomento uno dei temi di spicco è di sicuro la Seconda Guerra Mondiale. Questo territorio, infatti, è stato profondamente solcato e scosso dagli avvenimenti relativi all’ultimo conflitto mondiale.

Grazie al lavoro di tanti appassionati volontari nel corso degli ultimi anni ha visto la luce un museo, al chiuso e all’aperto, che raccoglie le tracce delle ultime fasi di guerra in Garfagnana. Il Museo Linea Gotica Garfagnana vi farà scoprire un lato di questo territorio quasi andato perso, ma di fondamentale importanza.

Qualche parola sull’associazione – eroi di ieri e di oggi

L’associazione “Linea Gotica della Garfagnana” nasce nel 2016 per volere di un pugno di persone. Si tratta di semplici collezionisti di materiale militare e appassionati di storia locale, che con le proprie forze, risorse e ricerche storiche (che in precedenza erano state eseguite singolarmente) decidono di creare un museo capace di raccogliere, conservare e trasmettere alle generazioni più giovani quanto è stata la Seconda Guerra Mondiale sul territorio della Garfagnana.

Molto è stato fatto dal 2016, nonostante il numero limitato di volontari appartenenti al gruppo. La vecchia scuola elementare del paese di Molazzana, che è diventata sede dell’esposizione delle nostre collezioni e dei nostri lavori di ricerche messe in comune, da edificio decadente e abbandonato è divenuto oggetto di una grande riqualificazione ed è oggi un luogo visitato da tantissimi turisti provenienti da tutta Italia e non solo.

Il museo di Molazzana

Molazzana è uno dei comuni più a sud della Garfagnana ed è letteralmente la porta di accesso verso le Apuane meridionali, come le Panie, il Pizzo delle Saette e altre ancora. Proprio nell’ex plesso scolastico del comune si trova la sede del museo, dove è possibile entrare in contatto con manufatti, tecnologie, indumenti e tanto altro che sembra quasi venire da un altro mondo.

Migliaia gli oggetti di tipo e uso più disparato raccolti dai volontari nel corso degli anni, che testimoniano una quotidianità sempre difficile e poco agiata. Dietro ognuno di questi bossoli, borracce, piastrine, stivali, pistole, medicinali si nasconde una storia in cui la mente è pronta a tuffarsi al solo contatto visivo e solo l’immaginazione è in grado di arrivare a figurarsi la millesima parte di storie che sopravvivono in un pezzo di stoffa o metallo.

Le trincee sul Grottorotondo

Sempre sul territorio del comune di Molazzana, un altro progetto intrapreso dall’associazione e di cui i soci vanno molto fieri è stato quello di ripristinare alcune postazioni sulla Linea Gotica, nella zona del Grottorotondo. Un luogo oggi molto affascinante per via del bellissimo panorama che si può godere dalla sommità della vetta (facilmente raggiungibile dopo 15 minuti di cammino), ma un tempo teatro di aspri scontri tra truppe dell’Asse e Alleati, visto che si trattava di una zona ritenuta estremamente importante dal punto di vista strategico per la tenuta del fronte della Linea Gotica.

L’obiettivo dell’associazione per il futuro è quello di proseguire con il lavoro di ricerca storica sul territorio e continuare a cercare nuovi cimeli da poter esporre nella raccolta, con la solita passione e la solita voglia di mettersi in gioco messe finora in tutto ciò che ha realizzato. Le postazioni ripristinate sono facilmente accessibili a chiunque dopo qualche minuto di camminata e ai margini del sentiero sono stati installati cartelli che descrivono cosa accadde in quei luoghi nel periodo in cui il fronte stazionò lì.

Le postazioni presenti su tutto il territorio della Garfagnana hanno la caratteristica di non essere molto strutturate ed elaborate, come quelle in valle del Serchio a Borgo a Mozzano, dove furono utilizzate invece tantissime risorse per costruire bunker in cemento armato e addirittura un muro anticarro. Sulle Alpi Apuane e in Garfagnana furono eseguiti lavori in maniera frettolosa a causa del rapido ripiegamento dalle fortificazioni prima citate, dovuto a circostanze belliche (il fronte aveva ceduto in una zona dell’Appennino e questo compromise un po’ tutto il sistema difensivo della valle del Serchio che rischiava di essere preso dalle spalle se gli alleati avessero sceso la val di Lima). Per questo sono visibili solo semplici trincee scavate nel terreno o nella roccia. Inoltre già il territorio montuoso costituiva una barriera contro le truppe che risalivano da Sud e quindi non si rese necessaria la costruzione di grandi opere.

Info e visite

È possibile visitare il museo durante tutto l’anno in qualsiasi giorno della settimana su prenotazione, contattando tramite numero di telefono (328 963 1202) uno dei membri del gruppo dell’associazione. Oppure è possibile prenotare la propria visita scrivendo direttamente alle pagine social del museo tramite Messenger, IG Direct o tramite e-mail (amministrazionemuseomolazzana@outlook.it).

Per accedere alle stanze interne al momento bisogna essere muniti di green pass. Durante il periodo estivo il museo rimane aperto tutte le domeniche pomeriggio dalle 14.30 fino alle 18, in inverno solo la terza domenica di ogni mese.

Obiettivi

L’associazione vuole continuare a lavorare ed investire risorse per la valorizzazione del territorio, continuando a ripristinare le vecchie fortificazioni e aprendo nuovi sentieri e percorsi. Tra i ringraziamenti si cita l’ente Parco Alpi Apuane che ha finanziato fino ad oggi tre lotti di lavori per riportare esattamente come erano un tempo i bunker sulla linea di cresta del Grottorotondo, il comune di Molazzana che ci ospita nella sede delle ex scuole e la popolazione che venuta a sapere del nostro lavoro ci ha sostenuto donando materiale che la guerra ha lasciato nelle loro case.

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