Principali erbi usati:
Scabiosa columbaria “sporta vecchia”, Bellis perennis “margheritine”, Crepis leodontoides “tassella”, Crepis sancta “cassellora”, Crepis vesicaria “radicchiella”, Cichorium intibus “radicchio selvatico”, Cirsium arvense “stoppione”, Daucus carota “pastineggio”, Foeniculum vulgaris “finocchio selvatico”, Hypochoeris radicata “ingrassaporci”, Papaver rhoaes “rosolaccio”, Plantago lanceolata “orecchie d’asino”, Plantago major “lingua di vacca”, Ranunculus ficaria “favagello”, Reichardia picroides “sassaiolo”, Silene alba “orecchiette”, Silene vulgaris “strigolo”, Soncus asper “cicerbita”, Symphytum tuberosum “salosso”, Taraxacum officinale “piscialletto”, Campanula trachelium “pizza corni”, Lapsana communis “lassana”, Primula vulgaris “primola”, Raphanus raphanistrum “cavolo selvatico”, Rumex acetosa “zezzora”, Salvia pratensis “salvia”, Sanguisorba minor “pimpinella”, Urtica dioica “ortica”, Viola odorata “viola”.
Pulire gli erbi, affogarli nell’acqua con un poco di bicarbonato per circa mezz’ora, successivamente lavarli bene e per quelli più amari lasciarli ancora circa due ore nell’acqua per togliere l’amaro.
Lessare gli erbi, poi strizzarli dall’acqua e tagliuzzarli finemente. Lessare i fagioli giallorini e tenere l’acqua di cottura.
Preparare a parte un soffritto con aglio, cipolla, lardo tritato, uno spicchio di aglio, rosmarino e peperoncino piccante. Una volta imbiondito, aggiungere gli erbi, una parte dei fagioli lessati interi e una parte passati a purea. Allungare tutto con l’acqua della bollitura dei fagioli, regolare con sale e pepe. Lasciare cuocere a fuoco lentissimo per circa due ore.
La minestrella ha una consistenza non troppo densa, per dargli ancora più sapore è consigliabile prepararla qualche ora prima e farla riposare, talvolta anche il giorno prima.
Ottimo abbinamento a questo piatto, sono come da tradizione vari tipi di focacce cotte nei testi e con la farina di formenton 8 file.