La meravigliosa leggenda de “L’Omo Morto”

Tra la Pania della Croce e la Pania Secca c’è il profilo di un gigante addormentato. Tutti lo conoscono come “l’Omo Morto” ed è facilmente riconoscibile soprattutto dal pease di Pieve Fosciana e nei dintorni di Careggine. La leggenda si perde nella notte dei tempi e si narra che in un momento senza tempo la Pania della Croce non era unita alla Pania Secca e tra le due vette si estendevano vasti prati dove i pastori conducevano in estate i loro greggi.

In quel tempo le pecore riempivano i declivi dei monti dove pascolavano tranquillamente sotto l’assonnato occhio dei pastori. Uno di questi si innamorò di una bella pastorella e da lei era ricambiato. Il loro rapporto ogni giorno si faceva più gioioso e spensierato: le corse sui prati, le ghirlande di fiori, diventarono momenti indimenticabili. Con il passare dei giorni, però, il giovane sentiva il richiamo del mare, vedeva in lontananza i bastimenti che solcavano il mare di Pisa, Repubblica Marinara, centro di traffici commerciali e di ricchezza.

La pastorella incominciò a preoccuparsi del suo innamorato tanto che la serenità dei giorni felici era svanita. Al volgere dell’estate il pastore trovò la forza di dare una spiegazione alla pastorella: voleva navigare, conoscere il mondo. Così fece e un giorno partì verso il mare. La giovane rimase così sola sulle aspre montagne. I giorni ed i mesi passavano e la pastorella trascorreva i mesi invernali davanti al fuoco del camino pensando sempre al suo amato sperando che prima o poi facesse ritorno. Tornò l’estate e con l’estate si ritornò a pascolare sui monti.

I fiori e il cielo blu erano un inno alla gioia ma non per la pastorella, il suo sguardo e le sue preghiere erano sempre rivolte verso il mare sperando in un vano ritorno. Ma sapete come vanno le cose anche quando l’ultima delle speranze è perduta? Un opportunità viene sempre concessa e difatti un altro ragazzo si accorse della pastorella e si innamorò della sua triste bellezza, ma lei fuggiva ogni contatto e la sua speranza era sempre rivolta verso il mare. Arrivò poi finalmente il giorno che confidò la sua pena al ragazzo.

Il giovane appreso lo stato d’animo della pastorella e spinto dal grande amore per lei salì sulla vetta della Pania della Croce e si rivolse a Dio e gli chiese come fare per far sì che la ragazza dimenticasse il suo amore lontano. Solo una era la soluzione: impedire alla giovane di vedere il mare, ma a che prezzo! Il ragazzo avrebbe dovuto sacrificarsi e lasciare che il suo volto venisse trasformato in quello di un gigante di pietra che avrebbe unito le due Panie, nascondendo così la vista del mare.

Egli accettò, lasciò che il suo volto venisse impresso per sempre tra le Apuane e ricordato da tutti nei secoli a venire come “l’Omo Morto”.

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