Belle le R5, sì, ma vuoi mettere le WRC Plus?
Lo diciamo subito, qui stiamo sognando a occhi aperti, anche se la realtà non è così distante dall’immaginazione. Dopo il rally de “Il Ciocco” 2020 vogliamo aggrapparci alla coda dell’atmosfera che si è creata e approfittarne per fare due chiacchiere con voi appassionati, ma anche con tutti quelli che operano nel settore del turismo in Garfagnana e non solo, per esplorare le pontenzialità che questo sport può offrire ad un territorio come il nostro.
La riflessione nasce da un articolo (LEGGI QUI) scritto in occasione della tappa portoghese del mondiale rally, dove, nel 2019, l’evento ha generato un indotto pari a 1421,2 milioni di euro (2,9 milioni in più rispetto al 2018). A quanto pare circa la metà deriverebbe dalle spese dirette di team e pubblico, mentre 21,6 milioni di euro sarebbero relativi a spese alberghiere e gastronomiche.
Vi consigliamo di leggere l’articolo per approfondire i dettagli, ma una cosa che ci teniamo a sottolineare è questa: sul milione di spettatori presenti alla gara il 41,1% arriva dall’estero, mentre il 58,9% sono cittadini lusitani. Ancora di più i dati sulla permanenza parlano di una media di 5/7 giorni sul territorio.
Non servono altri numeri per far capire le potenzialità di un evento del genere, anzi, fanno quasi paura se si pensa a distribuirli su un territorio come la sola Garfagnana, ma una buona organizzazione non teme niente. Per cui, passiamo subito al programma che ci siamo immaginati per la gara.
Giorno 1
Assistenza e parco chiuso sarebbero fisse a Castelnuovo di Garfagnana, presso gli impianti sportivi, come è stato per le edizioni viste fino a oggi, ma il rally vedrebbe un programma itinerante per coprire al meglio il territorio.
- La prima tappa partirebbe giovedì pomeriggio e da Castelnuovo si sposterebbe verso Lucca (controllo a timbro sulle mura) per raggiungere la costa della Versilia a Forte dei Marmi, dove ad attendere la carovana ci sarebbe la speciale ad inseguimento (PS1) sul lungo mare, format molto apprezzato delle ultime dizioni.
- Dopo un breve riscaldamento i piloti dovrebbero già rimboccarsi le maniche perchè di fronte a loro ci sarebbero i 36,1 km della PS2, che da Serevazza riporterebbe le auto al parco chiuso di Castelnuovo passando dalla SP13 (una delle strade più belle della Garfagnana) con arrivo a Torrite.
Giorno 2
- Fatta un po’ di nanna si riparte il venerdì mattina con i 26,1 km della PS3, quella che dalla Fortezza di Mont’Alfonso (tra le opere architettoniche più famose della Garfagnana) arriverebbe fino a Vagli, il famoso paesino che si specchia sulle rive dell’omonimo lago.
- Trasferimento fino a Minucciano per i circa 20 km della PS4 che dal piccolo borgo affacciato sul Pisanino e sul Pizzo d’Uccello, al confine con la Lunigiana, porterebbe gli equipaggi fino a Casone Carpinelli, dove la vista sulle Apuane settentrionali è spettacolare.
- PS5. Dopo il trasferimento fino a Piazza al Serchio si riparte per altri 20 km di speciale che ci portano nel cuore della Garfagnana selvaggia e più precisaemnte dentro il parco dell’Orecchiella, una delle prove più iconiche del rally “Il Ciocco”. La prova si conclude poco sotto Corfino, più precisamente a Magnano.
- Ancora trasferimento e dall’alta Garfagnana si raggiungerebbe la Mediavalle, dove ad attendere le vetture ci sarebbero i 18 km della PS6, che si snoda per i boschi di Renaio partendo dal ponte di Catagnana per arrivare a Barga.
A questo punto si tirerebbe il fiato per concedere alle auto un’assistenza e un piccolo break ai piloti con riordino prima di ripartire. Ripartenza che vedrebbe protagoniste le stesse prove, ma da percorrere nel senso inverso. Questo darebbe modo al pubblico di poter sostare sulla prova e aspettare le squadre per un secondo passaggio, cosa che farebbe respirare, in generale, tutta la mobilità.
Giorno 3
- Il sabato si riparte dai 17 km di una delle prove più severe de “Il Ciocco”, la Coreglia (PS11). Dopo il trasferimento da Castelnuovo gli equipaggi partirebbero da Ghivizzano e arriverebbero a Piano di Coreglia, passando per la famosa inversione di Lucignana.
- La carovana affronterebbe un breve trasferimento fino all’inizio della PS12 che da Granaiola di Val Fegana arriverebbe fino a Monti di Villa (altro grande classico) con una lunghezza di circa 23 km.
- Pronti a ballare? La PS13 è una di quelle prove che non fa prigionieri. Si tornerebbe a Castelnuovo di Garfagnana e da Torrite si volerebbe fino all’Isola Santa, salendo poi verso Careggine per concludere i 30 km cronometrati a Cerretoli.
Tempo per l’assistenza e il riordino e si procede come il venerdì: altri 3 passaggi a senso di marcia invertito.
Giorno 4
- Nel caso aveste dei dubbi sul grado di severità delle prove e della gara in generale, bene, siamo pronti a fugarli tutti. La domenica, il famoso giorno del riposo, è forse il più impegnativo di tutta la manifestazione. A colazione ci sono 38 km serviti da Castiglione di Garfagnana fino a Campori. La prova passerebbe anche da San Pellegrino, il paese più alto dell’appennino Tosco-Emiliano, fino a toccare quota 1.600 m al Passo delle Radici.
- A questo punto si scenderebbe di nuovo verso Gallicano per i 14 km della PS18, la famosa Molazzana. Tratto impegnativo che porterebbe la carovana fino nel centro di Gallicano.
- I quasi 17 km della PS19 sarebbero un anello che vede come inizo e arrivo il parco avventura “Il Levigliese”. Da qui ci si sposta ancora a sud per un ultimo attacco alle speciali.
- Si partirebbe da Turritecava, il confine geografico della Garfagnana e si arriverebbe a Pescaglia inerpicandosi per alcune delle stradine più contorte che il territorio ha da offrire. Assistenza e poi gran finale.
- Il nostro sogno proibito è la Power Stage nel centro storico di Castelnuovo. Una prova ad inseguimento, come quella inaugurale di Forte dei Marmi, che vede la conlcusione dell’evento con la premiazione sotto l’arco della Rocca Ariostesca.
In totale sono circa 424 km di PS. Molto più di quanto un normale round del mondiale possa offrire, ma siamo stati larghi per dimostrare che c’è tutto il margine per garantire una gara spettacolare che metterebbe a dura prova uomini e mezzi. Voi che ne pensate?
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